giovedì 29 marzo 2012

Benvenuto nella Giungla

Come dicevo nel post di ieri io avevo un mio schemino di cose da fare.. il programma dall'aeroporto all'ostello, che più o meno era così.
1-Atterraggio (si spera)
2-Dopo aver preso i bagagli, fare il biglietto per il Terravision
3-Arrivati a Liverpool Street, fare la mia Oyster utilizzando il mio bancomat italiano
4-Fatta la Oyster prendi la metro, arriva all'ostello, paga con il bancomat, posa i bagagli esci e vai a cambiare i soldi.

Ninete di complicato.. infatti non lo era..
Appena sceso trovo senza problemi il gate, vado a prendere i miei bagagli e mi dirigo verso lo stand del terravision, che finalmente trovo dopo una decina di minuti d'inglese. Il personale è italiano.. potrei parlarci in italiano ma penso "sono appena arrivato a Londra iniziamo a parlare un pò inglese" e tra una parola e l'altra riesco magicamente a farmi capire e a dire che voglio un biglietto di sola andata.. Il problema era che avrei dovuto chiedere anche dove fosse la fermata, perchè inizio a camminare a caso all'esterno dell'aeroporto, guardo le fermate, ma del Terravision nemmeno l'ombra, in tutto questo faceva un caldo bestiale, inizio ad innervosirmi e a imprecare in aramaico antico.. finchè non provo a chiedere ad un poliziotto che era lì. Capisco che devo rientrare dentro e girare a destra, ma solo perchè me lo indicò con il ditino della sua mano, perchè le sue parole sono tutt'oggi un mistero..
Rientro dunque nell'aeroporto supero lo stand del terravision ma di fronte a me vedo solo Costa, Mc Donald, Burger King e simili.. dove ca@#** dovevo girare?
Finalmente però prendo la decisione più saggia e ovvia e chiedo a quella dello stand del terravision, che mi indica delle scale di fronte a lei che avrei dovuto scendere e poi girare a destra.. Insomma, mi ero girato mezzo aeroporto, e l'uscita era lì a dieci metri da dove feci il biglietto... Vabbè!
Dopo una lunga fila prendo il Terravision, ed un tizio che urlava più di "Baffo" quando faceva le promozioni in tv, riceveva tantissime chiamate perchè a quanto pare liberava la sua camera a Whitechapel, ovviamente il tizio parlava italiano e quel suo urlare e quel suo telefono che squillava ogni 10 secondi lo fece diventare il personaggio del Terravision.
Anyway.. Una volta arrivati a Liverpool Street quale può essere stato il problema? Ma trovare la stazione, of course.. Sceso dal Terravision mi guardo un pò intorno, finalmente sono a Londra.. Ma non c'è tempo per pensare che sono a Londra, no.. Devo trovare la stazione.. E vado prima avanti.. e niente.. guardo di fronte.. niente.. Torno indietro rispetto al punto di partenza e guarda un pò.. Bastava camminare un pò di più e l'avrei trovata (Io ho il dono di sbagliare sempre strada quando mi butto a caso, se vado a sinistra ciò che cerco è a destra e viceversa),
Ok.. Trovo la stazione, minuta di tantissimi simpaticissimi scalini all'ingresso, che con una valigia di 21.5 e un bagaglio a mano di più o meno lo stesso peso, sono davvero ciò che serve..
Finita la maratona degli scalini vado a fare la fila per l'Oyster.. "oooh, finalmente, faccio l'oyster, prendo la metro e vado in ostello" penso.. Povero me, ingenuo ragazzotto italiano che dopo aver sfoderato il suo miglior inglese con un "Can i have a new Oyster for one week, please?" si accinge a pagare con il suo bel Bancomat Italiano e zaaaaac' .. non va! Quella carta non è accettata dallo sportello e io non avevo pound con me, avevo deciso di pagare le prime cose con il bancomat, sicuro che me l'avessero accettato (Circuito Cirrus e Maestro e poi il tizio alla banca mi disse che l'accettavano ovunque) .. provo a chiedere dove posso prelevare dei soldi, mi indica con la mano gli scalini (olè) mi dice delle cose di cui capisco solo TEN (10) gli faccio sì con la testa, rifaccio la maratona degli scalini e cerco qualunque cosa che possa aver a che fare con un dieci.. E questa volta la fortuna mi assiste.. C'erano delle uscite, tipo piattaforme per i treni, ora non ricordo cosa fossero con esattezza, ognuna di queste aveva un numero.. Dunque mi muovo verso la dieci e trovo due bancomat per prelevare e uno che cambia i soldi.. che sinceramente era un mezzo furto, decido quindi di prelevare al bancomat una cinquantina di pound ritorno, rifaccio la maratona di scalini e finalmente l'oyster è fatta! L'entrata della metro era lì di fianco.. quindi senza alcun problema entro, seguo un pò di indicazioni e arrivo abbastanza facilmente alla metro.. che mi condurrà poi in ostello.
Arrivato in ostello il bilancio di questa mini avventura fu che ero affamato come un animale, sudato e con il jeans che si era misteriosamente misteriosamente sporcato sulla coscia.. Risolvo tutto mangiando un bel paninozzo che mammina cara mi aveva preparato da casa e facendo una doccia..
Ah.. in ostello mi accettarono il bancomat per fortuna.. tiè!

mercoledì 28 marzo 2012

Maledetto.. (o meglio benedetto) treno..

No.. Non vi sto per scrivere il testo della canzone di Nino D'Angelo (http://www.youtube.com/watch?v=TzTKA6hGnJw)
Ok.. forse la faccia sul treno era la stessa del Nino dal caschetto biondo, ero lì a pensare.. durante questo viaggetto non proprio concludente (riguardava lavoro.. guarda un pò).. a differenza di D'Angelo però non pensavo ad una donna, ma al mio futuro.. E a quell'idea che avevo da un pò di tempo riposto in un cassetto: Londra.
Dopo feci una telefonata.. chiamai una persona a me cara e dissi.. "Ho deciso.. Vado a Londra" questa persona non la prese molto sul serio, ma io ero serio.. eccome se lo ero.
Morale della favola? Una settimana dopo avevo prenotato biglietto aereo e dell'ostello.
Per l'aereo mi sono affidato ad easyjet, in alternativa comunque c'è anche ryanair anche se io preferisco la prima compagnia per una serie di motivi quali.. possibilità di portare il bagaglio a mano senza limiti di peso (basta che ce la facciate a sollevarlo) e che il bagaglio da imbarcare può essere di 20 kg mentre Ryanair consente un massimo di 15 Kg e fidatevi.. che 5 kg sono tanti, il mio pesava 21.5 kg, ma per fortuna che non furono molto fiscali all'aeroporto.. mi fecero passare et voilà.. L'aereo mi portò a Londra.. Quello che successe una volta atterrato? Beh.. io avevo tutto il mio schemino pronto che andò a farsi benedire.. L'avventura dell'atterraggio merita un post tutto per sè, che scriverò domani..


Apertura del blog.. e piccole premesse

Salve a tutti, cari futuri lettori (semmai ce ne saranno). Chi vi scrive è un quasi ventiduenne italiano trasferitosi a Londra da Ottobre.
Londra.. città tanto amata nel mondo, non da meno sono gli italiani che si riversano qui sia per turismo, sia a cercare la famosa.. "fortuna".
Cercherò di impostare questo blog in modo semplice, cercando di evitare poemi o discorsi noiosi.. l'obiettivo è sia quello di condividere con voi la mia "avventura" sia quello di poter dare qualche informazione a chiunque ne abbia bisogno..
Perchè anonimo? Perchè non immetterò miei dati, nomi e cose del genere che a nessuno interessa.. Ma anche perchè Londra ti fa sentire un pò anonimo.. E' una grande metropoli, dove tu sei uno, da solo, in mezzo a milioni di persone provenienti da tutto il mondo.. Insomma, per capirci.. Niente fruttivendolo all'angolo che ti saluta, o il salumiere che sa già cosa servirci o il barbiere che sa già come tagliarci i capelli..
Inizio subito con il dire che se tutto questo vi mette "ansia" beh.. Forse è meglio pensarci un pò meglio prima di partire, perchè all'inizio la sensazione di sentirsi soli anche se in mezzo a milioni di persone, vi pervaderà..
A presto.